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16 Marzo 2020Cosa succederà dopo il Coronavirus?
30 Marzo 2020
Quello che sta succedendo in questo momento con il COVID-19, meglio conosciuto come Coronavirus, sta cambiando in maniera preponderante la nostra vita. E' un evento imprevisto che sta modificando profondamente il nostro modo di vivere e di relazionarci.
Viviamo un forte stress per i repentini cambiamenti di cui non abbiamo controllo, forte paura e ansia per la paura di essere contagiati e veri e propri traumi per i contagiati, per le famiglie e per gli operatori sanitari che stanno affrontando l'emergenza.
L'impatto emotivo e le conseguenze psicologiche di tutta questa situazione possono essere importanti, ed è per questo motivo che è importante cercare di gestire tutti queste emozioni e situazioni che si stanno presentando, per limitare i danni. GLI ASPETTI CHE MAGGIORMENTE FANNO SI CHE IL CORONAVIRUS SIA UN EVENTO STRESSANTE SONO RICONDUCIBILI A:
- Velocità di espansione e Pericolosità: portano a vivere la situazione con angoscia, panico, ansia, incertezza e preoccupazione. Queste emozioni in alcuni casi possono portare anche a mettere in atto comportamenti pericolosi per se stessi o gli altri (es. la corsa al supermercato oppure la partenza di massa per tornare alle città di origine), in altri casi invece c'è una totale negazione del pericolo, che porta in egual misura a mettere in atto comportamenti pericolosi (es. non rispettare le norme di sicurezza e non proteggendosi);
- Limitazione della Libertà Personale e dei Rapporti Sociali: sperimentando un sentimento di impotenza sulla propria vita e su quelli a noi più vicini;
- Limitazione o diminuzione dell'Attività Lavorativa: si creano ansie rispetto all'aspetto economico e alla possibilità di sostentamento per se e per la propria famiglia e la conseguente perdita di identità legata al lavoro. Il ruolo lavorativo, che prima occupava gran parte della nostra giornata, deve essere sostituito da altri ruoli magari fino a poco prima poco ricoperti;
- Isolamento Forzato: Non poter condividere emozioni, sentimenti con le persone più vicine può portare al rischio di sentirsi isolati e di isolarsi maggiormente, facendo aumentare il rimuginio di proprie fantasie e paure che vengono amplificate e non posso essere ridotte con il confronto con gli altri.
- Convivenza Forzata: può essere estremamente difficile nelle coppie in crisi e nelle famiglie conflittuali, facendo emergere maggiormente i sentimenti di rabbia, rancore, fastidio. I minori sono i soggetti più a rischio in questa situazione, essendo spesso invisibili nei conflitti di coppia. Particolarmente problematica diventa la convivenza forzata per le vittime di violenza, in questo caso è fondamentale continuare a rivolgersi ai servizi specifici.
- Chiusura delle Scuole: questa chiusura richiede una riorganizzazione familiare, in quanto sarà necessario trovare attività che li coinvolgano o persone a cui affidarli, mentre i genitori saranno impegnati al lavoro o in smart working.
- Limitazione delle Attività di Svago: tutte queste attività che normalmente ci permettono di svagarci, di socializzare, di rilassarci, di riflettere e di scaricare le tensioni accumulate essendo sospese possono provocare sentimenti di confusione o di mancanza di contenimento di emozioni che non vengono più utilizzate in maniera produttiva ma restano inespresse.
COSA FARE PER VIVERE AL MEGLIO QUESTA ESPERIENZA?
- Fermarsi per ascoltarsi: riconoscere l'emozione che stiamo vivendo ci consente di utilizzare quella emozione nella maniera giusta. Per esempio se riconosciamo che abbiamo paura possiamo attuare tutti quei comportamenti protettivi per evitare il contagio fisico. Riconoscere le proprie emozioni ci permette anche di poterle esprimere e quindi di poterle condividere con gli altri e la possibilità di autoregolarle. Per questo motivo in questo periodo è importante ritagliarsi un momento di solitudine cercando di mantenere vive quelle passioni che facevamo in precedenza o trovandone altre maggiormente attuabili.
- Riorganizzare le proprie giornate: strutturare il nostro tempo a disposizione per non avere quella sensazione di inutilità e organizzare i tempi e gli spazi con le persone con cui viviamo.
- Sentirsi una squadra all'interno della propria famiglia ci fa sentire maggiormente utili, stimola il senso di solidarietà e ci aiuta a riappropriarci di aspetti nelle relazioni affettive che spesso nella vita normale vita quotidiana vengono trascurati. Inoltre la possibilità di stare più a contatto con i nostri figli è un'opportunità da sfruttare al meglio: il contatto con i bambini aiuta a mantenere quel senso di vitalità che questa emergenza tende a farci svanire. E' comunque importante mantenere il ruolo di genitore: siamo noi a dover rassicurare i nostri figli e non viceversa.
COME FARE PER EVITARE IL PANICO?
- Evitare la ricerca compulsiva di informazioni.
- Attenersi a quanto conosciuto e documentabile: basarsi SOLO su fonti informative ufficiali, aggiornate e accreditate (Ministero della Salute, Isituto Superiore di Sanità, Protezione Civile).
- Un fenomeno collettivo e non personale: il Coronavirus non è un fenomeno che ci riguarda individualmente. Come nel caso dei vaccini ci dobbiamo proteggere come collettività responsabile. I media producono una informazione che può produrre effetti distorsivi perchè focalizzata su notizie in rapida e inquietante sequenza sui singoli casi piuttosto che sui dati complessivi e oggettivi del fenomeno. E' importante tener conto di questo effetto.
- Se tutte queste indicazioni non bastano e lo stress, l'ansia, il panico e i conflitti diventano ingestibili è fondamentale rivolgersi ad uno Psicologo.
Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo Comportamentale riceve ad Imola previo appuntamento