La terapia cognitivo comportamentale dell’obesità, conosciuta anche come CBT-OB, è diversa dai tradizionali trattamenti dietologici prescrittivi. In questi ultimi, il clinico “prescrive” la dieta e l’esercizio fisico e spingono il paziente a seguire in modo rigoroso le sue indicazioni applicando la sola forza di volontà. Questo semplice approccio può essere efficace nel breve termine, ma spesso fallisce nel lungo termine, perché l’individuo, non avendo acquisito abilità per controllare il peso corporeo, riprende i suoi comportamenti abituali e recupera il peso perduto.
Nei programmi di modificazione dello stile di vita che usano la CBT-OB, invece, gli obiettivi sono aiutare il paziente a diventare un esperto e a sviluppare specifiche abilità per riuscire a gestire il suo peso a lungo termine.
Con la CBT-OB in media l’80% circa degli individui ottiene una perdita di peso del 10% in circa sei mesi che si associa a una notevole riduzione di incidenza del diabete di tipo 2, delle comorbilità mediche e psicologiche peso-correlate e a un miglioramento della qualità della vita.